Cenni bibliografici su Samuel Beckett

Cenni bibliografici fino al 2009 tratti da Riccardo Campi, “Samuel Beckett. Nel buio che illumina la mente”, Liguori Editore, 2009

L’opera in francese di Beckett è interamente edita presso le Éditions de Minuit di Parigi, mentre le versioni e i testi in inglese sono pubblicati da John Calder Publishers di Londra.

In Italia, le traduzioni delle opere di Beckett sono apparse, in gran parte, presso Einaudi, che, in tempi recenti, ha intrapreso la pubblicazione di nuove traduzioni:

Teatro completo, a cura di P. Bertinetti, Torino, Einaudi-Gallimard, “Biblioteca della Pléiade”, 1994.

Trilogia (Molloy, Malone muore, L’innominabile), trad. di A. Tagliaferri, 1996;

Watt, trad. di G. Frasca, 1998;

Le poesie, trad. di G. Frasca, 1999 (raccolta completa dei testi poetici);

Murphy, trad. di G. Frasca, 2003;

In nessun modo ancora, trad. di G. Frasca, 2007 (il volume contiene: Compagnia, Mal visto mal detto, Peggio tutta, Fremiti fermi, Qual è la parola).

Altre opere di Beckett tradotte (ci limitiamo a segnalare le opere di cui non sia stata ancora approntata una nuova traduzione).

Presso Einaudi:

Come è, trad. di F. Quadri, 1980;

Primo amore. Novelle. Testi per nulla, trad. di F. Quadri e C. Cagnetti, 1979;

Teste-morte, trad. di V. Fantini e G. Neri, 1980;

L’immagine. Lo spopolatore. Senza, trad. di R. Oliva, 1989.

Presso SugarCo:

Proust, trad. di C. Gallone, 1978;

Più pene che pane, trad. di A. Roffeni, 1987;

Mercier e Camier, trad. di L. Buffarini, 1988.

Presso SE:

Quello che è strano, via, trad. di R. Mussapi, 1998.

Altri testi sparsi di Beckett, per lo più di critica d’arte e scritti d’occasione, sono raccolti in:

Disiecta, a cura di A. Tagliaferri, Milano, EGEA, 1991.

Sempre presso Einaudi è apparsa la traduzione della più recente, e probabilmente definitiva, biografia di Beckett:

J. Knowlson, Samuel Beckett, Torino, Einaudi, 2000.

Per quanto riguarda la vita si veda anche:

D. Bair, Samuel Beckett, Milano, Garzanti, 1990.

Da segnalare anche alcuni libri di memorie e testimonianze di persone che hanno incontrato e frequentato Beckett:

C. Juliet, Incontri con Beckett, Milano, Archinto, 2001;

A. Bernold, L’amitié de Beckett, Paris, Hermann, 1992;

M. Gussow, Conversazioni con (e su) Beckett, Milano, Ubulibri, 1998;

L. Shainberg, Samuel Beckett, Roma, Minimumfax, 1996;

A. Atik, Com’era: un ricordo di Samuel Beckett, Milano, Archinto, 2007.

Le (rare) interviste rilasciate da Beckett si trovano (tutte in versione inglese) nell’antologia:

Samuel Beckett: The Critical Heritage, a cura di L. Graver e R.

Federmann, London, Routledge and Kegan Paul, 1979.

Della sterminata produzione critica dedicata all’opera di Beckett, si ricordino almeno:

T.W. Adorno, Tentativo di capire il Finale di partita, in Note per la letteratura, Torino, Einaudi, 1979, vol. I;

G. Anders, Essere senza tempo. A proposito di En attendant Godot, in L’uomo è antiquato. Considerazioni sull’anima nell’era della seconda rivoluzione industriale, Milano, il Saggiatore, 1963;

A. Badiou, Beckett. L’incrévable L’incrévable désir, Paris, Hachette, 1995;

Idem, L’écriture du générique: Samuel Beckett, in Conditions, Paris, Seuil, 1992;

Idem, Être, existence, pensée: prose et concept, in Petit manuel d’inesthétique, Paris, Seuil, 1998;

O. Bernal, Language et fiction dans le roman de Beckett, Paris, Gallimard, 1969;

E. Brater, The Drama in the Text. Beckett’s Late Fiction, Oxford, Oxford University Press, 1994;

P. Casanova, Beckett l’abstracteur. Anatomie d’une révolution littéraire, Paris, Seuil, 1997;

G. Celati, Su Beckett, l’interpolazione e il gag, in Finzioni occidentali, Torino, Einaudi, 1975 (20013);

R. Cohn, Back to Beckett, Princeton, Princeton University Press, 1973;

J.-P. Gavard, L’imaginaire paradoxal ou la création absolue dans les œuvres dernières de Samuel Beckett, Paris-Caen, Minard, 2001;

T. Hunkeler, Echos de l’Ego dans l’œuvre de Samuel Beckett, Paris, Harmattan, 1997;

L. Janvier, Pour Samuel Beckett, Paris, Éditions de Minuit, 1966;

H. Kenner, Samuel Beckett. A Critical Study, Berkeley-Los Angeles, University of California Press, 1961 (19682);

Idem, Samuel Beckett: Comedian of the Impasse, in Flaubert, Joyce and Beckett. The Stoic Comedian, Boston, Beacon Press, 1962;

D. Sherzer, Structure de la Trilogie de Beckett, The Hague-Paris, Mouton, 1976.

Per l’originalità dell’approccio critico e la perspicuità delle analisi testuali, merita di essere menzionata a parte la voluminosa monografia di Bruno Clément, L’Œuvre sans qualités. Rhétorique

Rhétorique de Samuel Beckett, Paris, Seuil, 1994.

Numerosi sono i fascicoli monografici di riviste dedicati a Beckett.

Tra questi si segnalano:

Esprit”, 362, luglio-agosto 1967;

Cahiers de l’Herne”, 1976, a cura di T. Bishop e R. Federman (riedito nella collana “Le livre de poche”, Paris, s.d.);

Revue d’Esthétique”, numero fuori serie, 1986;

Critique”, 519-520, agosto-settembre 1990;

Europe”, 770-771, giugno-luglio 1993;

Testo a fronte”, 35, dicembre 2006, a cura di A. Inglese e C. Montini.

Inoltre, due pubblicazioni periodiche sono interamente dedicate a Beckett: il “Journal of Beckett Studies” (dal 1976) e “Samuel Beckett Today/Aujourd’hui”.

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.