Marino Magliani, “Il bambino e le isole (un sogno di Calvino)”

Marino Magliani, Il bambino e le isole (un sogno di Calvino), 66Thand2nd, 2023, pp.192, € 17,00


di Francesco Sasso

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Marino Magliani è in libreria con un nuovo romanzo dal titolo Il bambino e le isole (un sogno di Calvino) edito da 66Thand2nd.

Il romanzo si apre con l’arrivo a Sanremo di Walter Benjamin. Egli ha con sé una valigia di libri illustrati. Nella città delle palme Walter incontra un ragazzino curioso di nome Italo Calvino. I due coltivano una breve amicizia e si raccontano. Ha così origine la storia fantastica di un bambino e del suo pallone che si perde nei vicoli e oltrepassa i binari della ferrovia. Come recuperare il pallone e allo stesso tempo non disubbidire all’ordine della madre “i binari non si attraversano”?

Il viaggio fantastico diventa realtà; è la storia di un doppio, di un personaggio in cerca d’autore. Il bambino ha un solo modo per recuperare il pallone: seguire i binari, cercarne la loro fine, a costo di metterci tutta una vita. Non resta che abbandonare il nido materno, percorrere un cammino di iniziazione: è la struttura della fiaba, non si può fuggire al proprio destino, non resta che lasciarsi andare, esplorare la tratta ferroviaria e a volte cercare sollievo nel mar Ligure. Se si è fortunati, troveremo lungo il cammino una rara lucertola dai colori favolosi. È il viaggio del protagonista (bambino e poi adulto) nella realtà fantastica della vita.

Quante scoperte farà il bambino (e poi adulto) e quante domande senza risposte dovrà esaminare. Il protagonista non necessita d’esistere secondo le regole sociali, ma esiste attraverso un’intenzione, un piacere, un dolore. In questa dimensione altra, il protagonista (bambino e poi vecchio) esiste come coscienza immediata di sé. E arriva la rivelazione, l’essere creato si riconquista, si svincola dal creatore Calvino, si raccoglie in se stesso ed assume il proprio essere. In questo senso il protagonista esiste contro il suo autore. Ora non resta che tornare indietro con altri mezzi e la nuova consapevolezza conquistata.

Altra protagonista indiscussa del romanzo è la Liguria, percorsa lungo i binari, da Capo Mele ad Alassio, da Albenga fin verso Ponente, Oneglia e Porto Maurizio e infine Sanremo, meta finale ed epifania di questa storia.

Tutto il libro respira nella dimensione del fiabesco: alle pagine aeree di nostalgia, struggimento e desiderio, si accompagnano pagine di una complessa metaforicità del linguaggio. La lingua di Magliani è precisa e densa, ricca di ritmi narrativi e di costruzione fantastica.

f.s.

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.