LEGACCETTI (recensioni come ricordi): Due piccoli gioielli da non perdere pubblicati dalle Edizioni Mincione

LEGACCETTI (recensioni come ricordi):

Due piccoli gioielli da non perdere pubblicati dalle Edizioni Mincione


di Luciano Curreri (ULIEGE)

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Due piccoli gioielli da non perdere pubblicati dalle Edizioni Mincione: il volume bilingue di Marco Maurizi, Il popolo degli animali. Le peuple des animaux (2021, 226 p., 17 €), con il testo in italiano dell’autore seguito dalla versione francese di Caroline Maupetit, e l’eccellente traduzione italiana di Thea Rimini di un libro difficile da classificare (e non facile da tradurre) come Robinson (Gallimard, «Blanche», 2016, 240 p., 19,50 € e «Folio», 2018, 272 p., 8,10 €) di Laurent Demoulin, che ha scelto di utilizzare il vero titolo per questa versione, L’amore e la merda (2022, 228 p., 18 €).

Marco Maurizi, filosofo, nato a Roma nel 1974, brillante, dinamico e impegnato concretamente come attivista per i diritti degli animali, si batte contro il ‘totalitarismo’ del paradigma umano, «la prigione dorata dell’antropocentrismo», e mira a una ‘condivisione’ nuova del mondo, a partire da un’eguaglianza che sappia restituire, a tutte e a tutti, una modalità esistenziale meno egoista e più rispettosa verso la libertà altrui, che è anche la libertà di cui dovrebbe godere, per l’appunto, «il popolo degli animali». Certo, per passare – e solo per fare un esempio – dalle riflessioni di Peter Singer (1946) all’attivismo di oggi, bisogna essere pronti ad andare al di là di un diffuso – ma limitato – discorso morale, fino a rovesciarlo: «Non sfruttiamo gli animali perché li consideriamo inferiori, piuttosto li consideriamo inferiori perché li sfruttiamo. Chi ritiene che siano le idee a determinare il corso della storia ha una concezione metafisica. Ritengo invece che dovremmo spiegare lo specismo storicamente e ciò significa concepire lo specismo non solo come ideologia, ma come prassi» (p. 102).

Laurent Demoulin, scrittore e romanista, nato a Liège nel 1966 (annata straordinaria), è il portatore sano di una prassi che concretamente si fa nell’operare, giorno dopo giorno, in seno a una vita che è una sorta di acclimatazione continua, condivisa, grazie all’esperienza di padre di un figlio autistico. Cito solo un passo, della traduzione italiana, et pour cause, del frammento intitolato In aria e in bocca, che riguarda il fatto di lavarsi i denti prima di andare a dormire ma anche quella capacità di rovesciare il nostro sguardo abituale sul mondo che fa la differenza: «Stasera però ho un’idea. E se invertissi l’ordine delle operazioni? Apro allora la finestra e mi munisco sia dello spazzolino che del kit per le bolle di sapone (se così si può dire). Robinson mostra un certo stupore ma anche una certa soddisfazione. Inizia a ridere mentre le prime sfere leggere scivolano sui tetti. Tento allora il tutto per tutto: gli mostro lo spazzolino e gli chiedo di aprire la bocca. Obbedisce tranquillamente e mi lascia spazzolare ovunque: molari, canini, incisivi, mascella superiore, mascella inferiore, piccoli colpi di spazzola netti e precisi. Mi congratulo con lui. Poi torniamo alle nostre bolle di sapone. Anche la Guerra dei Cento Anni un giorno è finita » (p. 197).

POSTILLA

Questo breve articolo uscirà anche in francese, sul «Site Culture» dell’Université de Liège, in un dossier che raccoglie inviti a letture estive. La modalità con cui metto insieme i due libri può ricordare quella delle mie «Recensioni come citazioni». Per motivi personali e non solo, qui è meglio ricorrere alla dinamica sottesa ai «Legaccetti (recensioni come ricordi)». Di più. Nei miei ultimi articoli per «Retroguardia» mi sono trovato a citare o a evocare posture saggistiche che non mi paiono distanti (disgiunte) e a commentare, raccontando e recensendo, atti e parole, azioni e frasi della nostra sintassi quotidiana, tra politica e natura, cultura e immaginario, e poi tra postumano e animalismo democratico, tra responsabilità per la natura e superumani sviluppi. Vorrei quindi citarli di nuovo o citarli tout court, qui di seguito, nelle edizioni che ho sottomano, in seno a una breve, controversa bibliografia che mi sto costruendo fin dalla Postilla all’articolo uscito il 16 gennaio del 2023 e dedicato al libro di Simona Micali, Creature. La costruzione dell’immaginario postumano tra mutanti, alieni, esseri artificiali, Milano, Shake, 2022 (https://retroguardia.net/2023/01/16/contro-la-solitudine-e-sterilita-delle-creature/):

Maurizio Balistreri, Superumani. Etica ed enhancement, Torino, Espress edizioni, 2011;

Arne Næss, Introduzione all’ecologia (1977, 1984, 1988, 1989, 2005, 2010), traduzione e introduzione a cura di Luca Valera, Pisa, ETS, 2015;

John Passmore, La nostra responsabilità per la natura (1974 e 1980), Milano, Feltrinelli, 1986;

Simone Pollo, Manifesto per un animalismo democratico, Roma, Carocci, 2021;

Peter Singer, Liberazione animale (1975), Roma, Lega anti-vivisezione, 1987, poi Milano, Mondadori, 1991 e Il Saggiatore, 2010;

Peter Singer, Una sinistra darwiniana. Politica, evoluzione e cooperazione (1999), Torino, Edizioni di Comunità, 2000;

Patrick Tort, L’intelligence des limites. Essai sur le concept d’hypertélie, Paris, Gruppen, 2019.

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.