Scarabeo egizio

Scarabeo egizio, o kheperer, un potente amuleto che aveva la funzione di assicurare a chi lo possedeva solo eventi felici e un costante miglioramento delle facoltà intuitive e spirituali. Accompagnava anche i defunti nel loro viaggio nell’aldilà.

Allo scarabeo ricorrevano anche i sacerdoti per dei rituali particolari. Dopo averlo immerso nel latte bianco di vacca nera veniva bruciato, per ricordare agli dèi di dissolvere con la loro magica luce le tenebre delle forze non più in equilibrio.

Lo scarabeo era considerato un “cuore divino”, così potente da percepire anche l’invisibile e accompagnare il passaggio dalla vita terrena a quella eterna.

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.