Pasko Simone, Manuale di storia (poesie 1980-2009)

Pasko Simone, Manuale di storia (poesie 1980-2009), Campanotto Editore, 2009, pp. 129, € 12

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di Francesco Sasso


La concezione sociale e storica di Pasko Simone è, si può dire, esposta più che nascosta nella raccolta Manuale di storia (poesie 1980-2009), la quale non si sottrae al registro ironico, ed anzi si carica di corrosività. La raccolta illustra la condizione di chi è costretto a vivere in Italia e, in generale, in quest’epoca. Basta leggere i titoli delle tre sezioni: Cineriflessi, Da questa parte del mondo, Manuale di storia.

«ASCESA: Poiché tutto gli si offriva / e tutto gli si negava / si fermò / contemplò / ogni cosa dalla cima / del mondo. // E lì / proruppe in pianto, / sorpreso / dall’estrema vicinanza / del cielo» (p.48)

Il discorso poetico di Simone accomuna nella medesima indagine la considerazione della vita morale, della vita sociale e dell’arte, e illumina i fenomeni del nostro tempo attraverso per esempio il disgusto che si prova di fronte al paesaggio televisivo o nel rapporto incivile che gli uomini di potere instaurano con i più deboli. Vediamo indicata la piccolezza del comportamento umano nella mancata uniformità, nella discontinuità della violenza e dello sfruttamento, le quali generano dolore e paura.

«PROFEZIA: Tu qui non ci puoi stare diceva profetico / ti addossano colpe non tue fatalità che non possiedi. / E il coraggio d’un poeta è fatto di nuvole / nuvole viaggianti di parole in moto perpetuo / in nessun luogo registrate. // In fondo non sei che una piccola cosa perduta / nel gran contesto irrisolto della storia umana. / Infatti se dovessero chiederti cos’è per te / la fantasmagorica seduzione d’un video di guerra / o il chimico fuoco che dilania i cuori suburbani / tu sai già cosa rispondere. // Dirai dell’Irak martoriato e dei bombardamenti afgani / dirai dei bambini soldati e della fame africana / dirai, per concludere, lo strazio dei Balcani / e non molto fuori da questi inferni locali / il sangue amaro dei tuoi esodi personali» (p.41).

Il discorso poetico di Simone, articolato talora anche in forma semplice, si chiude con un lungo Inventario italiano, esplicito esempio di poesia satirica.

Il centro della raccolta, dunque, è occupato dal racconto della nostra epoca intrecciato alla biografia del poeta, con toni satirici e parodiaci. Nelle poesie iniziali, il linguaggio ironico si esplica principalmente nell’esagerazione del tono aulico, che tuttavia non giunge mai a livelli propriamente comici e grotteschi, ma si contiene nei limiti della parodia. Più efficace il tono intimistico, secondo la consuetudine della poesia contemporanea, perché meglio riesce a mostrare la frattura fra l’anima del poeta e gli avvenimenti del proprio tempo.

Per concludere, un breve accenno biografico. Pasko Simone è nato a Dubrovnik nel 1943, studioso di lingue moderne, traduttore e poeta. Questa che vi segnaliamo è la sua prima raccolta poetica.

f.s.

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.