La scrittura è un momento di libertà

La scrittura è un momento di libertà, è voglia di ricreare emozioni. Per me un romanzo dev’essere molto forte, molto duro: veloce, pieno di sentimenti, deve aver a che fare con il pianto, con il riso… è chiaro che vivere viene prima dello scrivere. Ma non dico che bisogna provare tutto, conoscere tutto: questo è più un compito del giornalista che dello scrittore. Ma ecco, sulla base di un certo tipo di esperienze, lo scrittore deve essere in grado poi di approfondire, di andare abbastanza dentro alle storie, ai personaggi, alle emozioni.

 

da UN ROMANZO DEVE ESSERE FORTE, DURO, VELOCE… in Pier Vittorio Tondelli, Viaggiatore solitario, Bompiani 2021

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.