La non minore storia ne “L’altra Firenze”

Gran parte della nostra vita è fondata su un brutto vizio:

la presunzione […] di essere una specie superiore.

E la nostra presunzione ci ha talmente gonfiato il

petto e la testa da convincerci che noi

non siamo qui per caso, ma per un volere superiore.

Margherita Hack

A cura di Moreno Biagioni, L’altra Firenze, Edizioni del Grandevetro- Santa Croce sull’Arno, 2021, pp. 332, € 20,00

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di Antonino Contiliano

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Dedicato ai giovani, nasce il libro antologico “L’altra Firenze- Antologia a cura di Moreno Biagioni”. È il libro della Firenze della Resistenza, della solidarietà. Il lavoro, mediante una serie mirata di tracciati, testimonianze e scritti ad hoc, abbraccia un’essenziale e illuminante cronistoria circa le iniziative del dinamismo creativo-democratico e culturale-sociale della comunità fiorentina. Il movimento prende l’avvio dalla fine dell’Ottocento e, proseguendo per il Novecento, va fino ai significativi eventi del XXI secolo (Cap. XV) come quello del “Social Forum” del 2002 e, a partire dal 2012, a quelli dell’impegno per la pace con il Comitato “Fermiamo la guerra”. Composto da quindici (15) capitoli.

Capitolo I (Mutualità sociale e aggregazione popolare alla fine dell’800 e all’inizio del ’900). Capitolo II (L’opposizione al fascismo) Capitolo III (La Chiesa fiorentina del Cardinale Elia Dalla Costa. La Pira e l’opposizione cattolica al fascismo). Capitolo IV (La Resistenza a Firenze e il dopoguerra). Capitolo V (Il contributo fiorentino alla Costituente e alla Costituzione repubblicana. La rivista II Ponte e Scuola Città Pestalozzi). Capitolo VI (Gli scrittori fiorentini del dopoguerra e le esperienze dei nuovi quotidiani. La Nazione del Popolo e II Nuovo Corriere). Capitolo VII (Le lotte per la difesa dell’occupazione degli anni ’50 e le manifestazioni anti-fasciste all’inizio degli anni ’60). Capitolo VIII (Ernesto Balducci, Testimonianze e altre pubblicazioni di ambito cattolico. Giorgio La Pira sindaco. Il dialogo alla prova). Capitolo IX (Don Lorenzo Milani e la Scuola di Barbiana). Capitolo X (L’alluvione del 1966. Comitati di base e comitati di quartiere. Il dialogo fra cattolici e comunisti alla prova dei fatti). Capitolo XI (L’Isolotto e le Comunità cristiane di base fiorentine). Capitolo XII (Il sessantotto. La contestazione studentesca. L’autunno caldo    ). Capitolo XIII (La Vittoria della sinistra nel 1975. Delezione diretta dei Consigli di Quartiere. I movimenti extraparlamentari). Capitolo XIV (Il movimento delle donne a Firenze). Capitolo XV (Da un secolo all’altro. La Firenze delle esperienze solidali dell’antirazzismo, del pacifismo del Social Forum).

Ogni capitolo è preceduto da una scheda riassuntiva-informativa. Le pagine successive si aprono al lettore con il dispiego delle voci plurali. Il libro è accompagnato da un’accurata bibliografia di riferimento, dall’indice dei nomi e delle figure. Nomi e figure che non si limitano a dire solo dell’operato dei soggetti più noti e prestigiosi. Per ogni nome dell’antologia (da Margherita Hack, Eugenio Garin, Cesare Luperini, Sebastiano Timpanaro … a Lorenzo Bargellini, soprannominato Mao dagli amici e leader del Movimento di lotta popolare per la casa), i curatori hanno provveduto a stilare una breve nota bio caratterizzante). In tutte le voci dell’antologia riecheggiano la passione e l’intelligenza creativa di un’intera popolazione.

Non manca – come nel Cap. IV dedicato a “La resistenza a Firenze e il dopoguerra”, raccontata attraverso i due fumetti (“PAM il partigiano” e “Pioniere”) – la presenza dei bambini partigiani Mario e Carlino. I due ragazzini che aiutano il partigiano “Fulmine” a catturare e uccidere due nazi-tedeschi. La “Resistenza” anti-fasci-nazista, raccontata attraverso l’arte e la letteratura del fumetto, è stata opera di Nino Camus e Clario Onesti. Il commento, relativo ai due autori del fumetto e alla trama delle due opere, è a cura di Luciano e Nadia Niccolai.

L’antologia “L’altra Firenze” è pubblicata da “Edizioni del Grandevetro- Santa Croce sull’Arno” (2021, pp. 332, € 20,00). In apertura del libro, due note danno il senso complessivo della sua pubblicazione. La prima è di Giovanni Commare. L’altra è di Moreno Biagioni, lo stesso curatore dell’antologia “L’altra Firenze”.

Giovanni Commare (redattore del “Grandevetro”, oltre che poeta, scrittore, critico…), rivolgendosi ai giovani, scrive che è necessario non dimenticare (la memoria deve rimanere vigile). Fatti ed eventi, raccontati, stanno lì, nelle pagine che indicano cause ed effetti, per essere riletti e rianimati nei suggerimenti e negli insegnamenti. Non è un caso – solo per qualche richiamo e solo per esempio –  che, oltre al nostro esergo (per stralcio) di Margherita Hack, nell’antologia si richiami l’esperienza della rivista “Il Ponte”, o l’“utopia” di  “Scuola Città di Pestalozzi, La Scuola di Barbiana, Il sessantotto, i Consigli di Quartiere, il movimento delle donne …”. Il libro – scrive Giovanni Commare –  racconta attraverso documenti originali. È «la storia culturale e politica di una città che dalla lotta al fascismo e dalla Resistenza, e poi via via dall’Assemblea costituente alle lotte per il lavoro, ai fermenti di un nuovo cattolicesimo, alla ricerca di più dirette forme di democrazia, e infine al Social-forum del 2002, ha lasciato il segno nelle istituzioni e nelle più generali vicende dell’Italia repubblicana. […] Perché nella nostra società si è creata fra le generazioni una disastrosa frattura che, mentre disperde l’esperienza delle vecchie, priva di radici quella dei giovani. Ai quali perciò è dedicato questo libro: una memoria del passato che guarda al futuro».

Moreno Biagioni – autore di “Scuola e quartiere/1969”; “Le ragioni della partecipazione: Firenze e il suo territorio/2006”; “Firenze crocevia di culture/2010”, oltre  ad avere scritto articoli e saggi  su “L’Unità, Il manifesto, Alternativa di base, Il Grandevetro … Volere la luna (on line)” –,  come in sintonia con l’intento del lascito memoriale, da canto suo scrive: «I brani che riporto in questa antologia, con scelte del tutto soggettive, intendono presentare dei piccoli segni […] che (c.n.) vorrebbero essere di stimolo a ricerche ulteriori, a letture complete delle opere da cui sono tratti, a uno studio più approfondito dei periodi storici a cui si riferiscono, a una conoscenza maggiore degli ideali, delle passioni, dello spirito che animarono i protagonisti di straordinarie stagioni di lotta, di resistenza, di partecipazione, di progresso civile e sociale. […] Indubbiamente le esperienze di partecipazione e di movimento al centro del libro – quelle da me individuate perché vissute personalmente, conosciute abbastanza da vicino, “ripescate” dalla storia cosiddetta minore -, hanno un andamento carsico: idee, pensieri, progetti scorrono sotterranei per venire alla luce in determinati periodi e poi tornare nell’ombra e, successivamente, acquisire nuova visibilità».

Anche la speranza di chi ha scritto queste righe di presentazione/recensione del libro, specie in tempi di crisi pandemiche e isterie di vario tipo e orientamento, è volta ai giovani e ai non giovani, governati e governanti glocal, perché ognuno faccia propria la “verità” dell’azione e della riflessione della grande Margherita Hack. Fare terra bruciata alla “presunzione”: non siamo specie superiore; convincersi che siamo qui per caso, non per un volere superiore.

Marsala, aprile 2021

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.