La lezione del giovane Pablo Raez

Pablo Raez, 18enne spagnolo di Marbella, che ha lanciato un messaggio preciso sui trapianti di midollo osseo e sull’importanza di incentivare i protocolli e le regole per attuarli in maniera celere ed efficace.

“Sarebbe triste morire solo perché non trovo un midollo compatibile. Chiunque potrebbe aumentare le mie possibilità di vita”.

E su Instagram Pablo iniziò a condividere ogni passo, ogni step di quella battaglia.

“Viviamo in una società dove si lavora, si guadagna denaro e tutto è regolato in funzione del tempo. Quindi viviamo per il tempo, schiavi di un sistema basato sulla burocrazia. Il pianeta si sta deteriorando poco a poco per colpa nostra: i poli si stanno sciogliendo, continuiamo a costruire senza curarcene, combattiamo guerre inutili, uccidiamo gente e facciamo tutto per portare questo mondo alla distruzione. Lo facciamo solo per i soldi”.

Poi il commiato e il lascito che Pablo ci ha dato: “Ama tutto quello che fa parte della vita, goditi ogni momento, non te ne pentirai. Seguiamo il nostro cammino con forza! Incoraggia tutte le persone che stanno affrontando una dura battaglia, incoraggia tutte le famiglie che stanno affrontando una dura battaglia, incoraggia coloro che hanno perso qualcuno che amavano, tutto passerà e tutto arriverà. La morte fa parte della vita, per questo non bisogna temerla, ma amarla”.

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.