Qualche giorno fa un amico mi segnalava l’album di debutto Anche solo per un saluto di Checco Curci, presente su tutte le piattaforme digitali per l’etichetta-collettivo Dischi Uappissimi, con distribuzione ArtistFirst.
Checco Curci nasce e cresce a Noci, in provincia di Bari. Si avvicina alla musica attraverso il pianoforte e il violoncello. Al liceo suona in un gruppo d’ispirazione brit pop finché non si trasferisce a Venezia per studiare architettura. Nel 2005 si stabilisce a Milano per specializzarsi in urbanistica, materia che oggi insegna al Politecnico di Milano.
Non sono un critico musicale, non ho gli strumenti per segnalarvi i generi e gli stili attraversati dal cantautore, né i ricchi incastri armonici e timbrici o le sperimentazioni musicali. Intuisco che tutto ciò è presente nel lavoro di Checco Curci, ipotizzo innesti e contatti con altri cantautori italiani che non cito per paura di clamorosi errori. Sono solo un ascoltatore e mi godo la spensieratezza del dilettante che ascolta musica senza porsi troppe domande. Tuttavia, non azzardo nel dire che ogni canzone è composta con personale schiettezza di sentire. Il tema di fondo in Anche solo per un saluto è l’uomo smarrito nei suoi sogni e nella sua imperfezione. Qui di seguito le canzoni su Spotify e la tracklist.
Francesco Sasso
TRACKLIST
1. Che sia la notte
2. Come ragazzi insolenti
3. Wind day
4. Mezza Minotauro
5. Paese fragile
6. Quello che ci divide
7. Prima
8. Né oggi né domani
9. La comunione dei vivi
10. Bastano briciole
11. È tutto vero