Il “disordine della comunicazione” nella scuola crea sempre più spesso episodi di violenza. Ammanniti: famiglie narcisiste e formazione degli insegnanti poco adatta ai tempi
«La colpa non è dei maestri, che coi pazzi devono fare i pazzi. Infatti se non dicessero ciò che piace ai ragazzi, resterebbero soli nelle scuole… E allora? Degni di rimprovero sono i genitori che non esigono per i loro figli una severa disciplina dalla quale possano trarre giovamento… Essi devono abituare gradualmente i giovani alle fatiche, lasciare che si imbevano di letture serie e che conformino gli animi ai precetti della sapienza… Invece i fanciulli nelle scuole giocano». Questa famosa citazione, scelta di recente dal prof-scrittore Alessandro D’Avenia per parlare dello stato dei rapporti genitori-insegnanti-ragazzi nella scuola di oggi, non è altro che un’invettiva che si trova nelSatyricon di Petronio. Voleva descrivere la decadenza dell’educazione in una società decadente.