Occorre distinguere il lettore reale (o empirico) dal lettore ideale o lettore modello. Il primo è soggetto storicamente variabile, legge l’opera, “aperto” e potenzialmente indefinito. Il secondo è ipostasi della perfetta comprensione del testo nella complessità del suo messaggio.
Il ruolo del lettore nel “lavoro” di decifrazione del testo è al centro di numerose ricerche. Si vedano al riguardo almeno le seguenti opere:
M. CORTI, Principi della comunicazione letteraria, Milano, Bompiani, 1976, pp.62 sgg.; U. ECO, Lector in fabula, Milano, Bompiani, 1979, pp.50 sgg. E I limiti dell’interpretazione, Bompiani, 1990; C. SEGRE, Semiotica filologica, Torino, Einaudi, 1979, pp.18 sgg. E Avviamento all’analisi del testo letteraria, Einaudi, 1985, pp. 5 sgg.
f.s.
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COLLEGAMENTI:
Il significato di letteratura. Breve nota bibliografica