“Pietro Aretino” di Irene Fantappiè

“Pietro Aretino”. In: Giulio Ferroni (a cura di), “Il contributo italiano alla storia del pensiero. La letteratura”, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma, 2018, 278-291.

Negli anni in cui si lavora all’affermazione di un modello di lingua e di letteratura normativo e condiviso, Pietro Aretino pratica la letteratura come calcolata, ma libera reazione a contingenze personali e storiche. Nella Venezia della metà del Cinquecento, in collaborazione con editori e artisti, Aretino si autorappresenta come scrittore irregolare, orientato su concetti quali ‘natura’ e ‘invenzione’. La complessità della sua opera – che va dalle pasquinate alla poesia cavalleresca, dal teatro alle lettere, dai dialoghi erotici alle riscritture di testi religiosi –, confinata per secoli in definizioni denigratorie e restrittive, è stata solo recentemente riscoperta.

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.