L’arte del romanzo di Milan Kundera

Recensione/schizzo #23

Il racconto nasce dal radicale bisogno di affabulazione insito nell’inconscio dell’uomo. Come pure il bisogno di meraviglioso, di realtà e del sogno, dell’utopia e dell’ideale. Il libro di Kundera, L’arte del romanzo, racconta il difficile rapporto che lega lo scrittore alla propria opera letteraria e alla tradizione culturale europea.

Sette saggi per analizzare il concetto di romanzo, attraverso le opere dei grandi romanzieri quali Cervantes, Rabelais, Kafka, Tolstoj ,Diderot, Broch, Musil, Gombrowicz, Sterne, Flaubert.

Inoltre, Kundera esamina il rapporto tra la scrittura di Kafka, Proust e Joyce e il loro modo di percepire la realtà.

Interessantissimo il primo saggio: La denigrata eredità di Cervantes in cui il cammino del romanzo occidentale moderno è raccontato come una successione di crisi che parte da Don Chisciotte per arrivare a Kafka.

È incredibile come il libro dello scrittore boemo conservi la sua forza propulsiva dopo più di vent’anni dalla pubblicazione.

f.s.

[Milan Kundera, L’arte del romanzo, Adelphi, 2001, pag.228, €10,33]

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.