La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica di Mario Praz

Il romano Mario Praz (1896-1982), anglista, ma studioso di tutte le letterature e delle più varie esperienze artistiche, interessato ai rapporti tra letteratura e le arti figurative. Quest’anno la BUR, collana Alta fedeltà, ha stampato il saggio La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica con saggio introduttivo di Francesco Orlando.

Fu il volume di Mario Praz, pubblicato nel 1930 e ampliato nelle successive edizioni, “ a documentare per la prima volta l’inquieto e straripante corso della sensibilità romantica in fatto di erotismo (confluito poi nel Decadentismo) con il gusto tutto moderno di citare brani di opere note o ignote, per salire finalmente alle fonti del satanismo e dell’estetismo settecenteschi.” (Giacinto Spagnoletti, Storia della letteratura italiana del novecento). 

.
f.s.

[Mario Praz, La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, BUR, 2008, pag 450, € 13]

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.