Jonathan Swift, “Viaggi di Gulliver”

di Francesco Sasso

.

La vita di Jonathan Swift (1667-1745) si svolse nel periodo compreso fra la Restaurazione e l’età chiamata augustea. Egli fu il più grande scrittore del secolo, raggiunto solo dai maggiori prosatori dell’Ottocento. Cosciente del proprio ingegno ed ambizioso, egli parve destinato ad una carriera brillante e felice: segretario di sir William Temple, il consigliere di Guglielmo III, prese gli ordini religiosi, guidò gli studi di Esther Johnson che doveva diventare la sua “stella”, dimostrò le sue qualità di polemista. Sul termine della sua vita, deluso dalla vita e accusato di empietà per i tremendi sarcasmi contro il Papa, Lutero e Calvino, trascorse gli ultimi anni della sua vita in preda alla follia.

Egli stesso scrive di essersi «sforzato di spogliarsi di quanti pregiudizi possibile» e come arma in tale impresa scelse l’ironia che divenne il suo strumento di dialettica e di cui fu maestro indiscusso, prendendo dalla fantasia irlandese le premesse paradossali per trarre le conclusioni con l’imperturbabile flemma britannica. E via via procedendo per questa ed esternando la sua ricerca, Swift divenne il feroce pessimista che lanciò le più aspre maledizioni bibliche.

Questo dramma interiore rivive interamente nei Viaggi di Gulliver, dove tutta l’umanità è colpita dal suo spietato sarcasmo. A Lilliput e Brobdingnag schernisce la società contemporanea, mostrando quanto l’uomo sia ridicolo sotto qualunque prospettiva; l’isola di Laputa denuncia la follia degli scienziati e dei filosofi; infine presso gli Houyhnhnms avvilisce l’umanità fino all’orribile bestialità degli Yahu. E tutto quanto è espresso con un’ingegnosità sempre rinnovata, una squisita precisione dei particolari, uno stile splendido nella sua vigorosa limpidezza. Dalla lettura del suo capolavoro dovremmo uscire oppressi e stroncati; e invece il suo genio opera il miracolo. Questo libro contiene tanta dinamite spirituale e si svela a chi ben lo legge come la confessione di un grande spirito disperato.

f.s.

______________________________

[Leggi tutti gli articoli di Francesco Sasso pubblicati su RETROGUARDIA 3.0]

______________________________

 

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.