Gionatan Squillace, “L’inverno dello straniero”

Gionatan Squillace, L’inverno dello straniero, Pendragon, 2010, pp.78, € 12,00

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di Francesco Sasso

Il giovane Gionatan Squillace (Polistena, 1987) esordisce con un romanzo breve (o racconto lungo) dal titolo L’inverno dello straniero. Vi si racconta la vita di un killer professionista che durante i lunghi periodi di inattività si rifugia in alta montagna, lontano dalla gente, in assoluta solitudine. Lì è raggiunto improvvisamente dal suo passato, cioè dal padre e dai suoi due fratelli. Quest’ultimi bramano il denaro che il protagonista ha accumulato dopo una lunga carriera da sicario. Immersi in uno scenario di neve e sangue, il protagonista e i tre antagonisti si scontrano selvaggiamente all’arma bianca, pistole e fucili, mentre molti innocenti perderanno la vita dopo sevizie d’ogni genere. La vicenda si trasforma a poco a poco in una storia in cui va sempre più emergendo l’immagine dell’oscuro mostro: un padre dominante e violento.

Non potremo soffermarci oltre sull’intreccio, in vero esile, per coerenza col criterio per cui questa nostra recensione vuole essere in primo luogo un invito alla lettura del testo di Gionatan Squillace da parte di tutti i lettori appassionati di storie truci.

 

Il racconto è in puro stile splatter, per intenderci: il duro e cattivo in lotta non solo e non tanto per sconfiggere il nemico quanto contro poteri occulti e violenti che albergano nella propria anima. Su questo schema Gionatan Squillace costruisce un romanzo senza lode e senza macchia, senza correzioni ironiche ma attraverso l’uso di formule narrative fortemente codificate, senza introdurvi elementi sperimentali o grotteschi che trasformino sostanzialmente il genere. Il suo è un lavoro onesto, scritto bene (cosa non da poco). Merita quindi il nostro incoraggiamento, in attesa che l’autore partorisca storie ben più strutturate.

 

f.s.

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.