Tra i numerosi finali che elaborò per Addio alle armi, uno di quelli scartati mi colpì in modo particolare. Le parole sembravano stranamente sue, non del suo personaggio. Scriveva:
“Questa è tutta la storia. Catherine è morta e tu morirai e io morirò ed è tutto quel che posso prometterti.”
Oppure “Signora, tutte le storie che si fanno continuare abbastanza finiscono nella morte,” scrisse Hemingway in Morte nel pomeriggio “e non è narratore veridico chi vorrebbe tacervi questo fatto.”
Ernest Hemingway
Pubblicato da retroguardia
Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA".
Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana.
Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc).
Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.
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