“Catilina” di Giuseppe Antonelli

Recensione/schizzo #7

Se nella letteratura classica Catilina ha conservato per lo più l’immagine dello scellerato criminale, codificata da Cicerone e Sallustio, durante il corso dei secoli ha dato luogo a molteplici interpretazioni, suggerite dal suo duplice aspetto o di bieco cospiratore ai danni dello Stato, o di democratico, campione della rivoluzione. Ma soprattutto ha generato un mito che, alterando le linee storiche e sociologiche del personaggio e dei suoi compagni, ne ha determinato ora una fantasiosa popolarità, ora una distorta politicizzazione.

Ma chi era Catilina? Ma com’era davvero la congiura di Catilina?
Lo racconta bene, con un pizzico d’ironia, Giuseppe Antonelli in Catilina.
Il libro è storico, ma si presta ad una lettura ludica, come fosse un romanzo di genere, con digressioni su personaggi secondari e oscuri della società romana del periodo repubblicano. Il libro è piacevole, leggero. Non è per specialisti, tranquilli.

Altro libro da me letto, sempre di Giuseppe Antonelli, è Storia di Roma antica- Dalle origini alla fine della repubblica. Anch’esso: da leggere.

Entrambi i volumi sono stati pubblicati nei Tascabili Economici Newton. All’epoca costavano 1000 lire (al cambio odierno: un euro e cinquanta), 100 paginette. Cercate nelle edicole o [QUI].

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.