Alex Bardascino e Luciano Curreri, “100 anni di Mario Rigoni Stern”

Alex Bardascino e Luciano Curreri, 100 anni di Mario Rigoni Stern, Mimesis, 2021, 136 pp., € 12,00


di Francesco Sasso

Sono in leggero ritardo con questo libro, che ho letto con interesse e che qui segnalo. Il libro in questione è 100 anni di Mario Rigoni Stern, edito da Mimesis nel 2021, di Alex Bardascino e Luciano Curreri.

Analizzare le opere letterarie di uno scrittore, lungo l’arco complessivo del suo svolgimento, è discorso particolarmente complesso, profondo e allusivo. Il più delle volte, l’opera letteraria appare singolarmente proteiforme, slitta sui significati, si accoppia al tempo presente generando sottili e nuovi rimandi, dando vita a interpretazioni mai univoche.

È forse per questo motivo che gli autori di 100 anni di Mario Rigoni Stern decidono di non vestire l’abito da sera dello scienziato-filologo, convinti di poter dominare il testo, ma di indossare l’abito sportivo, reversibile e a più entrate di lettori appassionati e devoti.

Come ci informa Luciano Curreri nell’introduzione:

«Questo libro inaugura una collana bilingue, con testi in italiano e in francese, che si intitola “Certi nostri anniversari / Quelques-uns de nos anniversaires”. […] Il titolo della collana parla quasi da sé e sintetizza le sue ragioni. Vogliamo, con un paio di pubblicazioni annuali, ricordare alcuni anniversari italiani e belgi, relativi particolarmente alla letteratura e, più in generale, alla cultura tutta: la nascita o la scomparsa di un autore, l’uscita di un testo che ha segnato il suo tempo, la letteratura e la società dell’epoca sua».

La quarta di copertina parla di “18 micro-saggi narrativi (Introduzione compresa)”, mentre l’introduzione ne conta una “ventina di micro-saggi narrativi”. Non li ho contati.

Il libro prova a percorrere sostanzialmente quasi tutta l’opera di Mario Rigoni Stern attraverso la penna di due generazioni diverse tese a “scoprire, scegliere, spiegare”. Dividendosi i testi dello scrittore, gli autori si sono chiesti «quando, innanzi tutto, avevamo “scoperto” l’esistenza di quel testo, in quali condizioni, situazioni, non sempre e necessariamente professionali, ma formative, in qualche modo, sì. In tal senso, era d’uopo accettare la sfida di dire narrativamente questa scoperta, questa lettura, questa prima esperienza. E non era necessario “travestirsi” da Rigoni Stern, anzi era obbligatorio restare noi stessi» (Introduzione).

Qui Alex Bardascino e Luciano Curreri non sono più “consumatori” del testo di Mario Rigoni Stern, ma “produttori” di testo. Tutto ciò può essere utile e necessario, anzi lo è certamente per me, poiché mi permette di conoscere meglio sia Mario Rigoni Stern, sia i due autori del saggio-racconto. Confesso che di Mario Rigoni Stern (Asiago 1921-2008), ad oggi, ho letto solo Il sergente nella neve (1953), racconto della terribile ritirata di Russia, ma anche cronaca di una disfatta collettiva in cui è ancora possibile trovare porzioni di umanità, anche nell’incontro con il nemico. Un grande libro.

100 anni di Mario Rigoni Stern richiede un’estrema attenzione e voglia di lasciarsi trascinare dalla verve dei due autori. Per chi non ha mai letto, o letto in parte, le opere di Mario Rigoni Stern, questo saggio-racconto è guida utile alla lettura del Nostro.

f.s.

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.