I Quaderni della Ricerca #07

La scuola, luogo di formazione e apprendimento, vuole dismettere i panni edulcorati dei contenuti analogici e sequenziali, per accogliere, con più entusiasmo rispetto al passato, i germi copiosi del digitale. A questo punto ci poniamo delle domande fondamentali e allo stesso tempo interessanti, considerate tali perché enfatizzano i veri nodi critici delle questioni affrontate nel nostro lavoro. La scuola italiana è pronta a fare tutto questo? E gli insegnanti, sono pronti? Ma soprattutto che cosa ne pensano?

È uscito il settimo Quaderno della Ricerca, a cura di Valeria Zagami, intitolato Fare scuola nella classe digitale – Tecnologie e didattica attiva fra teoria e pratiche d’uso innovative. Dalla quarta di copertina:
L’inserimento delle nuove tecnologie in classe mette in discussione categorie consolidate nel tempo, che restringono da sempre i campi del fare scuola a strumenti e luoghi prestabiliti, come la classe, il libro e la cattedra. Riconoscere il valore aggiunto offerto dalle tecnologie digitali induce a riformulare il senso di questo fare scuola e porta in evidenza un potenziale strategico costituito da risorse didattiche che possono avere anche effetti dirompenti su una tradizione radicata e spesso restia ad accogliere le istanze di cambiamento. I risultati della ricerca oggetto del presente Quaderno, condotta sul campo della scuola reale, hanno il merito di testimoniare – anche attraverso le voci dei diretti protagonisti – casi concreti di didattica sperimentale e di classi 2.0, in particolare nei resoconti delle fortunate esperienze di MARINANDO e di “Un computer per ogni studente”. Esse offrono un importante spunto di riflessione sugli effetti e sulle opportunità di una scuola che sia concretamente alternativa, soprattutto quando è supportata da setting multimediali anche molto avanzati e da operatori appassionati, disposti ad assecondare i cambiamenti. Ne emerge un paradigma educativo dalla fisionomia nuova, che rompe gli schemi; ormai da tempo e da più parti auspicato, ma non esente da critiche e riconsiderazioni. 

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Valeria Zagami è laureata in Teorie della comunicazione e ricerca applicata ai media presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Ricercatrice nell’ambito delle tecnologie per la didattica, ha svolto numerose collaborazioni di carattere scientifico ed editoriale riguardo ai temi della progettazione di attività di e-learning, di piattaforme digitali e di webinar. Ha partecipato al progetto ministeriale Valutazione per lo sviluppo della qualità delle scuole (VSQ), coordinato dall’INVALSI e dall’INDIRE. Attualmente collabora con INDIRE ed è membro del gruppo di lavoro e di ricerca del progetto sperimentale ArdesiaTech.

 

FONTE: http://www.laricerca.loescher.it/index.php/quaderni/89-quaderni/745-i-quaderni-della-ricerca-07

 

 

 

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.