“La libellula” di Amelia Rosselli

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La libellula (1958) di Amelia Rosselli; sottotitolo: Panegirico della Libertà. Il titolo del poemetto «vorrebbe evocare il movimento quasi rotatorio delle ali della libellula, e questo in riferimento al tono piuttosto volatile del poema». «La libellula può anche ricordare le parole “libello”, “libertà”; infatti il poema ha come tema centrale la libertà, e il nostro, e mio “libertarla”».

 

Ho letto il poemetto della Rosselli e l’ho trovato eccezionale. Lingua biologica, musicale, incantatoria, dotata di una irrelata energia riproduttiva. Durante la lettura, l’anima è sospinta verso la riscoperta dell’oggetto poetico nella totalità del suo essere. I versi acquistano una realtà autonoma dotata di un’intima coerenza, dove le parole si arricchiscono reciprocamente e dove le parti operano, all’interno della totalità di struttura, su più livelli diversi.

 

Non saprei come spiegarmi meglio, ma dalla lettura del poemetto si emerge colmi di Libertà. Insomma, queste poche e nude righe per invitare i lettori di Retroguardia a leggere La libellula.

 f.s.

[Amelia Rosselli, La libellula in Le poesie, Garzanti, Milano 2004, pp. 141-158]

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.