Stefano Lanuzza,” Céline pas fasciste”

Stefano Lanuzza, Céline pas fasciste, Strade bianche di StampAlternativa, 2023, pp.151


di Antonio Rapezzi

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L’ho aspettato per una vita e finalmente è uscito un libro che dimostra ciò che ho sempre pensato: Louis-Ferdinand Destouches in arte Céline non è mai stato fascista, anzi. Ciò non toglie che sia stato, oltre ad uno dei più grandi scrittori del Novecento, una figura controversa e innegabilmente oltre che colpevolmente antisemita.

Quando, trent’anni fa, lessi in sequenza, senza rispettarne la cronologia, Morte a Credito e Viaggio al termine della notte (qui chiamato Viaggio in fondo alla notte) pensai che questi due capolavori assoluti fossero stati scritti da un medico dei poveri, ferocemente contrario alla guerra e comunista salvo poi imbattermi in una biografia di tutt’altro significato.

Leggendo Céline pas fasciste (2023), pubblicato dalla mitica Stampa Alternativa, in cui Stefano Lanuzza, saggista e grande esperto di Céline, prende in esame l’opera, la biografia e il pensiero di uno dei più equivocati scrittori, si comprende, pur all’interno di grandi contraddizioni, la vera ideologia politica dello scrittore francese che fu condannato al termine della Seconda Guerra Mondiale per collaborazionismo e che, per evitare di essere fucilato, fu costretto ad emigrare in Danimarca, dove fu arrestato, salvo poi tornare in Francia dopo l’amnistia e vivere da reietto gli ultimi anni della sua vita, in miseria e solitudine, emarginato dagli intellettuali francesi guidati da Sartre.

Il saggio non assolve Céline dal colpevole antisemitismo che nasceva non certo dall’ideologia nazista ma dallo stereotipo degli ebrei ricchi e usurai, ma rende giustizia a un uomo che denunciava appassionatamente l’istinto di morte dei popoli che, vestite spersonalizzanti divise militari, giustificano con il patriottismo la loro bramosia del nulla.

A chi non avesse mai voluto affrontare Céline per motivi ideologici dico che sta perdendo un pezzo fondamentale della cultura letteraria europea oltre che le tristi ma azzeccate previsioni di un ‘annunciatore’ delle sorti del nostro tempo profondamente contrario alla guerra. Prendete e leggetelo tutto, questo è Céline.

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.