WikiCodex: Codici di Nag Hammadi

I codici di Nag Hammadi sono un insieme di testi gnostici cristiani[1] e pagani, rinvenuti nei pressi di Nag Hammadi (Egitto), nel dicembre 1945.[2]

Storia
Si tratta di 13 papiri, che furono ritrovati nel 1945 in una giara di terracotta da un gruppo di beduini del villaggio di al-Qasr,[3] nei pressi di un monastero cenobita fondato da San Pacomio nel IV secolo nell’isola di Nag Hammadi, detta anche “isola elefantina”.[4] La zona del ritrovamento è situata accanto alla parete rocciosa di Jabal al-Tarif, circa 450 km a sud del Cairo. I papiri rimasero nascosti per lungo tempo dopo il ritrovamento e in seguito ad una complessa vicenda,[5] dopo essere stati dispersi, furono recuperati e messi a disposizione degli studiosi.

I testi contenuti nei codici sono per la maggior parte scritti gnostici cristiani, ma includono anche tre opere appartenenti al Corpus Hermeticum ed un brano della Repubblica di Platone.[6] Gli studiosi ritengono che tali codici appartenessero alla biblioteca del monastero cenobita, e che i monaci li abbiano momentaneamente nascosti per salvarli dalla distruzione dopo che Atanasio, vescovo di Alessandria d’Egitto, nel 367 inviò una lettera a tutte le Chiese d’Egitto con l’ordine di considerare canonici solo i 27 libri del Nuovo Testamento, mentre tutti gli altri erano probiti perché eretici.[7]

Contenuti
I testi sono scritti in copto antico, benché la maggior parte di essi siano stati tradotti dal greco.[8] L’opera più importante presente in essi è il Vangelo di Tommaso, l’unico manoscritto della raccolta ad essere completo. Grazie a questa scoperta gli studiosi riscontrarono la presenza di frammenti di questi testi nei papiri di Ossirinco, scoperti nel 1898, e ne ritrovarono tracce nelle citazioni presenti negli scritti dei Padri della Chiesa.

La datazione dei manoscritti risale al III e IV secolo, mentre per i testi greci originali, benché ancora controversa, è generalmente accettata una datazione al I e II secolo.

Elenco dei testi

 

Codice I (noto anche come Codice Jung)

Preghiera dell’apostolo Paolo
Libro segreto di Giacomo (o Epistola apocrifa di Giacomo)
Vangelo della Verità
Trattato sulla resurrezione o Lettera a Regino
Trattato tripartito

Codice II

Apocrifo di Giovanni (o Libro di Giovanni)
Vangelo di Tommaso
Vangelo secondo Filippo
Ipostasi degli arconti
Sull’origine del mondo
Esegesi dell’anima
Libro di Tommaso l’Atleta

Codice III

Apocrifo di Giovanni (o Libro di Giovanni)
Vangelo degli Egiziani (copto)
Epistola di Eugnosto (o Eugnosto il Benedetto)
Sapienza di Gesù Cristo
Dialogo del Redentore

Codice IV

Apocrifo di Giovanni (o Libro di Giovanni)
Vangelo degli Egiziani (copto)

Codice V

Epistola di Eugnosto (o Eugnosto il Benedetto)
Apocalisse di Paolo
Prima apocalisse di Giacomo
Seconda apocalisse di Giacomo
Apocalisse di Adamo
Frammento del Discorso perfetto

Codice VI

Atti di Pietro e dei dodici apostoli
Il Tuono, mente perfetta
Insegnamento autorevole
Concetto del nostro grande potere
Parafrasi della Repubblica di Platone 588A-589B
Discorsi sull’Ogdoade e sull’Enneade
Preghiera di Ringraziamento

Codice VII

Parafrasi di Sem
Secondo trattato del grande Set
Apocalisse di Pietro
Insegnamenti di Silvano
Tre steli di Seth

Codice VIII

Zostriano
Lettera di Pietro a Filippo

Codice IX

Melchisedec
Il pensiero di Norea
La testimonianza veritiera

Codice X

Marsanes

Codice XI

Interpretazione della gnosi
Trattato valentiniano
Rivelazioni ricevute dall’Allogeno
Hypsiphrone

Codice XII

Sentenze di Sesto
Frammento centrale del Vangelo della Verità
Frammenti non identificati

Codice XIII

Protennoia triforme
Frammento di Sull’origine del mondo

Note

  1. ^ Ehrman, pp. 76-78.
  2. ^ Ehrman, p. 76.
  3. ^ Ehrman, pp. 76-77.
  4. ^ Da non confondere con l’omonima isola di Elefantina, situata nel centro del Nilo.
  5. ^ Per un resoconto più dettagliato sulla storia del ritrovamento e della traduzione dei codici, si veda Ehrman, pp. 76-78.
  6. ^ Ehrman, pp. 76-77.
  7. ^ Ehrman, pp. 79-80.
  8. ^ Ehrman, pp. 78-79.

Bibliografia

  • Bart Ehrman, I cristianesimi perduti. Apocrifi, sette ed eretici nella battaglia per le sacre scritture, Carocci, 2012, ISBN 978-88-43-06688-9.
  • Nicola Denzey Lewis, I manoscritti di Nag Hammadi. Una biblioteca gnostica del IV secolo, traduzione di Matteo Grosso, Roma, Carocci, 2014, ISBN 978-88-430-7185-2.
  • Marvin W. Meyer (a cura di), The Nag Hammadi Scriptures. The Revised and Updated Translation of Sacred Gnostic Texts Complete in One Volume, San Francisco, HarperOne 2009, ISBN 978-00-616-2600-5

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.