Teresa Valentina Caiati, “Frange di interferenza”

Teresa Valentina Caiati, Frange di interferenza, Eretica Edizioni, 2019, pagg. 62, euro 13,00

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di Francesco Sasso

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Un anno fa è arrivato a casa, via posta, un libriccino di un poeta a me sconosciuto, pubblicato da un editore a me ignoto. Il libricino in questione ha per titolo Frange di interferenza ed è scritto da Teresa Valentina Caiati.

A voler dire le cose come stanno, non è mica facile pubblicare una plaquettes realmente artistica e coerente. E Frange di interferenza non fa eccezione alla regola. Le poesie raccolte nel volume, a mio parere, oscillano tra liriche belle (perché semplici e dirette) e liriche meno riuscite (perché pretenziose e imitative). In generale, nelle poesie brevi, il poeta comunica emozioni come trama tessuta senza strappi. Qui la malinconia si connette a una bellezza perfetta e insieme fragile ed effimera.

La bellezza

Riconosco la bellezza
quando l’orizzonte s’allontana
e un pensiero gli va in soccorso.
In un istante
sono lì
dove ancora non sono. (pag.32)

Invece nelle liriche che richiamano la sperimentazione del secolo scorso (vedi le poesie visive) o utilizzano arcaismi ottocenteschi (bea, puote, meriggio, volea, pe’, state, alma ecc) la poesia si perde nel muto e disadorno ripetere di oggetti desueti e poco personali.

Ma torniamo alle poesie riuscite di Teresa Valentina Caiati; qui la bellezza formale è messa da parte a tutto vantaggio della verità nuda e profonda:

Il destino

Ogni volta che mi fermo
contemplo il destino
scorrere, imperterrito,
su quella strada parallela
al mio incedere lento. (pag.41)

In questa ed in altre liriche brevi (AGM, Tramonto, Vanità, Lontananza, Gli abbracci) il poeta mette in scena l’incontro con la propria anima, la sorgiva solitudine di un tramonto, il terribile abbraccio del buio e del vuoto. Per concludere, dalla raccolta emerge una voce alla ricerca di sé e del significato dell’esistere, persa tra un sincero abbandono al canto e l’affermazione di filosofemi alieni alla vita, ovvero alla poesia.

f.s.

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.