CRESTOMAZIA 27: “Sì come i marinar’ guida la stella” di Monte Andrea da Firenze

“Sì come i marinar’ guida la stella” di Monte Andrea da Firenze

Sì come i marinar’ guida la stella,
che per lei ciascun prende suo vïag[g]io,
e chi per sua follia si parte d’ella
radoppia tostamente suo danag[g]io:
la mia dritta lumera qual è, quella
che guida in terra me e ‘l mi’ corag[g]io?
Voi, gentile ed amorosa pulzella,
di cui m’ha mess’ Amore in segnorag[g]io,
ché troppo è scura la mia via e fella
a gir, se vostra lumera non ag[g]io.

La qual fa disparere ogn’altra luce,
ché, laove apar vostro angelico viso,
altro sprendor giamai non vi riluce.
Pulzella, poi m’avete sì conquiso
che sol per voi mia vita si conduce,
merzé, dal vostro amor non sia diviso.


“Dell’altra moltitudine che abbiamo di versi, quasi infinita, ha scelto ciò che gli è riuscito o più elegante, o più poetico, o anche più filosofico, e infine, più bello […]” (Tratto dalla Prefazione alla crestomazia italiana de’ poeti di Giacomo Leopardi)

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.