di ELISA MANACORDA
[…] Guidato da Debby Herbenick, ricercatrice all’Università dell’Indiana e al Kinsey Institute for Sex Research in Sex, Gender and Reproduction (sì, proprio quello del famigerato Rapporto Kinsey del 1953) il gruppo di ricerca ha condotto la più ampia indagine mai svolta sul piacere femminile e sui modi più diffusi per procurarselo.[…]
Il linguaggio. Così si scopre che indipendentemente dall’età e dalla provenienza geografica, le donne utilizzano tecniche molto simili. “Noi – scrivono le ricercatrici – abbiamo individuato quelle che fanno davvero la differenza, e le abbiamo descritte con parole chiare, semplici, efficaci”. Quello che manca al genere femminile, infatti, è anche un linguaggio esplicito ma non volgare per raccontare cosa si desidera dal partner o come si fa per raggiungere il piacere. Ecco allora l’”edging” ovvero il mantenersi sul filo dell’eccitazione, interrompendo la masturbazione poco prima dell’orgasmo per poi ricominciare: lo praticano 6,5 donne su 10. C’è chi si concentra sul ritmo dei movimenti (8 donne su 10), chi preferisce l’”orbiting”, ovvero compie movimenti circolari (8 donne su 10), chi invece si concentra su una specifica parte del movimento (lo chiamano “accenting”, e lo fanno 4 donne su 10)
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