Remainders n.11: Calpurnio Siculo, “Egloghe”

Calpurnio Siculo, Egloghe, trad. Maria Assunta Vinchesi, BUR, 1996

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di Francesco Sasso

Non sappiamo nulla della vita di Calpurnio Siculo, forse un letterato di umile condizione, che probabilmente dovette vivere durante i primi anni del regno di Nerone. Di lui ci sono rimasti sette egloghe, nelle quali viene celebrato il principato di Nerone, considerato come una nuova età dell’oro. Il poeta aspira ad ottenere la protezione dell’imperatore, e perciò non gli lesina le adulazioni. Tuttavia, l’anelito di una nuova era di pace e di giustizia me lo rendono caro, come pure un certo gusto coloristico e la propensione al patetico. La materia espressiva resiste al tempo e lo sforzo creativo di un lontano uomo di cui nulla ci è dato sapere, riprende a vivere dentro di noi.

f.s.

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ALLEGATI: Tradizione bucolica e programma poetico in Calpurnio Siculo. Saggio di Enrico Magnelli (pdf)

1Nella seconda metà del secolo scorso, il breve corpus poetico di Calpurnio Siculo ha beneficiato di notevoli cure scientifiche: oltre a tre nuove edizioni critiche (Raoul Verdière, Dietmar Korzeniewski, Jacqueline Amat1), abbiamo avuto studi importanti sulla sua tradizione manoscritta, sulla sua lingua, sulle sue caratteristiche letterarie e sul suo rapporto con l’ideologia imperiale, nonché numerosi articoli su ciascuna egloga e un serrato dibattito sulla sua cronologia (un problema che non è il caso di affrontare in questa sede: per il momento posso solo dire che anch’io, come molti altri studiosi, ritengo preferibile la datazione tradizionale all’epoca di Nerone2). Non abbiamo tuttavia uno studio che analizzi l’uso da parte di Calpurnio della tradizione bucolica, non come un mero componente della sua tecnica letteraria, bensì come un elemento costitutivo della sua poetica. È appunto questo che mi propongo di fare.

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Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.