Normativa Disabilità – Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) – Bisogni Educativi Speciali (BES)
Disabilità
- Legge 104/92
- Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
- Accessibilità libri di testo
- Finanziamenti – L.440/97 e legge 69/2000
Disturbi Specifici dell’Apprendimento – DSA
- decreto per le attività di individuazione precoce dei DSA a scuola.
- Disposizioni attuative della Legge 8 ottobre 2010, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (D.M. 12 luglio 2011)
- Protocollo d’Intesa MIUR – AID – FTI
- Nota ministeriale n. 4099 del 05 ottobre 2004
- Nota ministeriale n. 26 del 05 gennaio 2005
Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Unità Sanitarie Locali in materia di alunni portatori di handicap - Nota ministeriale n. 1787 del 01 marzo 2005
Esami di Stato 2004-2005 – Alunni affetti da dislessia - Nota ministeriale n. 4674 del 10 maggio 2007
Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative - C.M. n. 28 del 15 marzo 2007
Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007. Per quanto riguarda gli alunni con DSA si veda in particolare il punto 4. - Ordinanza Ministeriale n.26 del 15 marzo 2007
Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2006/2007.
Per quanto riguarda gli alunni con DSA si veda in particolare l’art. 12, 7° comma, quarto punto. - Legge n. 170 del 08 ottobre 2010
Alunni con bisogni educativi speciali (Bes)
- Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – Chiarimenti – (Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013)
- Indicazioni operative concernenti la direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 recante “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” – (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013)
Disabilità – Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) – Bisogni Educativi Speciali (BES)
Disabilità
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.
Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.
Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
Disturbi Specifici di Apprendimento
La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati “DSA”.
Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal MIUR e attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell’ambito scolastico.
Bisogni Educativi Speciali (BES)
Gli alunni con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato, dove la
discriminante tradizionale – alunni con disabilità / alunni senza disabilità – non rispecchia pienamente la
complessa realtà delle nostre classi. Anzi, è opportuno assumere un approccio decisamente educativo, per il
quale l’identificazione degli alunni con disabilità non avviene sulla base della eventuale certificazione, che
certamente mantiene utilità per una serie di benefici e di garanzie, ma allo stesso tempo rischia di chiuderli in
una cornice ristretta. A questo riguardo è rilevante l’apporto, anche sul piano culturale, del modello
diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, che considera la persona nella sua
totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di funzionamento e sull’analisi del
contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno
prescindendo da preclusive tipizzazioni.
In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi
Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è
necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.
Per saperne di più: Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012