New Thing di Wu Ming 1

Recensione/schizzo #2

New thing è un bel libro. Esso ti trasporta in un periodo storico fondamentale degli Stati Uniti (’67, Martin Luther King, Malcolm X, Black Power, Pantere Nere, free jazz, quello di Archie Shepp, John Coltrane) e lo vivi, lo afferri, ci sei dentro, respiri quell’aria. In più, è scritto con una precisione e una sicurezza che ti brucia il cervello se solo provi a vivisezionarlo; con uno stile ritmico, cadenzato, dove la fatica dello scrittore non l’avverti, ma c’è. Infine, il montaggio del testo mima il linguaggio del documentario e dell’inchiesta giornalistica. Libro da leggere strafatti di sole. Consigliato per l’estate.

[WU MING 1: New Thing, Einaudi, pp. 220, € 14,00]

f.s.

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.