di Francesco Sasso
Quantunque non mi occupi di poesia sperimentale, a volte mi capita di leggerla. E di solito, davanti ad essa, cerco di fermare decisamente l’attenzione sui problemi tecnici della poesia e sul loro fondamento poetico. Naturalmente occorre anche uscire dalle prospettive di una poetica determinata, e per ciò sempre tendenziosa, per enucleare delle categorie comuni, deducibili da una osservazione impregiudicata dei testi. E per intanto, giova prendere contatto con alcuni tentativi poetici che muovono in direzione opposta alla nostra, donde può venire un arricchimento reciproco.
Un tipico esempio di composizione poetica compromessa con l’utilizzo della rete è il libricino che ho or ora terminato di leggere. Pubblicato nel 2005 dalla Promopress (Palermo) a firma di Elote e Chiles, sigla che identifica un gruppo di poeti (Filippo Bettini, Antonino Contiliano, Gemma Forti, Mario Lunetta, Giorgio Moio, Francesco Muzzioli, Giuseppe Panella, Emilio Piccolo, Sandro Sproccati) e che si immette nel filone Luther Blissett. Il volume ha per titolo Marcha Hacker, risata cyberfreak.
La tecnica poetica è quella del montaggio di citazioni e di slogan pubblicitari, nonché della miscela linguistica: gergale, dialettale, tecnocrate e legata all’uso di lemmi strettamente legati al mondo della rete. Il ritmo è imposto dall’azione politica della denuncia e dello sberleffo. Infatti in alcuni versi sembra di assistere ad una ripresa giullaresca di stampo medioevale, nel tentativo di rifondare il linguaggio movendosi in una babele linguistica dove vige l’eccesso di disvalore semantico. Devo anche confessare che, a mio vedere, nell’insieme il poema sembra non supportare il flusso verbale. Ma di ciò, credo, gli autori ne sono pienamente coscienti. In altre parti del poema, inoltre, la deriva del senso si avvia verso lidi da me poco amati del nonsense. Trovo tuttavia interessante la parte centrale del poema, per intendersi la successione delle citazioni catalogate con la dicitura Patriot.
Per concludere, vorrei ricordare che il ricavato della vendita del libro Marcha hacker sarà devoluto all’Associazione “Gli amici del terzo mondo” di Marsala per sostenere il progetto “una laurea per i poveri” a favore dei campesinos dell’Ecuador. Ma potete scaricare e leggere il volume in edizione elettronica (http://www.vicoacitillo.net/ekesy/26.pdf ) e, poi, decidere se contribuire con un donazione.
f.s.