“Litterateur Redefining rw” … l’artista Cuttone

Litterateur Redefining rw” … l’artista Cuttone

incontro traduzione dialoghi

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di Antonino Contiliano

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A poca distanza della pubblicazione di “Litterateur Redefining World” (Ottobre/2020), la rivista che ha portato l’artista siciliano Giacomo Cuttone “fra gli altri” con l’opera pittorica “L’enigma della mano” in prima pagina, Shajil Anthru (scrittore e poeta indiano) ritorna a parlane. E ancora una volta lo fa con il linguaggio della traduzione. La lingua adottata è l’inglese. L’espresso è leggibile su https://www.litterateurrw.com/blog.

Oggetto della traduzione è la nostra nota divulgativa “L’artista G. Cuttone in India- Non solo “tra” noi”. È l’articolo che diffondeva la notizia non solo “tra noi”. Il noi che leggeva e legge https://itacanotizie.it, https://retroguardia2.wordpress.com, http://mazaracult.blogspot.com/; https://www.tp24.it/.

Rilevanti ora, ci sembra, siano un paio di cose. Una è il fatto che Shajil Anthru abbia portato la produzione pittorica dell’artista Cuttone “fra gli altri” disancorandolo dal solo “tra noi”. “Litterateur Redefining World”, giusta la scelta d’apertura d’universalità oltre i generi, i nazionalismi e le frontiere, infatti ospita creatività diverse e di diversa geografia umana. Shajil Anthru, infatti, scrive che Litterateur è “una piattaforma per tutti”; che lo «stare insieme universale è la necessità del mondo attuale. La pandemia di Covid ha riformato i confini e convalidato che la razza umana è semplicemente una». L’umanità, in altre parole, non deve essere soggetta a discriminazioni dovute a diversità di lingue, paesi, razza, credo, colore o genere. L’altro fatto rilevante è che l’abbia fatto attraverso il linguaggio della traduzione; il linguaggio, secondo noi, del “metà/trans”, l’oltre. Il linguaggio (la traduzione) che, crediamo, è capace di tra-durre da una lingua a un’altra salvaguardandone i significati di partenza e insieme lasciando aperti gli orizzonti di senso, mentre le frontiere della separazione fanno posto ai “confini”, al cum-finis o a ciò che hanno in comune e di universale i soggetti che entrano in comunicazione. E tutto ciò grazie anche all’arte, alla letteratura, alla poesia … e alle nuove tecnologie dell’immateriale che danno concretezza a quell’oltre – “metà/trans” – che il nostro Shajil Anthru affida a “Litterateur Redefining rw”. Qui, infatti, in una breve ma intensa nota, lo stesso Antru scrive che l’intento del suo “Redefining World” è quello di affidare a “Litterateur” il “Meta modernismo”. Un’istanza (non solo soggettiva) che la “meta” affida al diniego del postomoderno uniformante. L’era del postmodernismo, infatti scrive lo stesso scrittore indiano –, finì “monista”, mentre il “Meta modernismo” mette in dubbio sia «l’universalità e la veridicità del vecchio modernismo che (corsivo nostro) la frammentazione e lo scetticismo del postmodernismo. Il meta modernismo cerca invece (corsivo nostro) di ricreare un senso di completezza che gli consente un cambiamento positivo sia a livello locale che globale». Sì che il suo impegno dell’essere-insieme e “fra gli altri”, partendo dal linguaggio plurale (la lingua della traduzione) sia una nuova possibilità di esistere per un futuro cosmopolitico comunitario. Una comunità umana che, tra il personale e l’impersonale, sull’unico pianeta (comunque) condiviso, positivamente viva di differenziali dinamismi individuali e collettivi. L’unità è unità di molteplicità ed eterogeneità che dialogano nella politica creativa dell’incontro differenziale. È così che “Litterateur Redefining World” (dello scrittore ed editore Shajil Anthru, Trivandrum Kerala- India) incontra la mano del pittore Giacomo Cuttone, “L’enigma della mano”.

È la “mano” pittorica dell’artista siciliano che (con il suo orizzonte di senso ico-allegorizzante), illustrando la copertina della stessa rivista-magazine indiana – “Litterateur Redefining World” –, anticipa il suo fortunato incontro (tyche) con i testi del linguaggio letterario e poetico di autori di nazionalità e identità diverse (Corea, Portogallo, America, Irlanda, Inghilterra, India, Pakistan, Bengala, Grecia, Cina …). Scrittori e poeti che animano la stessa rivista. Un filtro allusivo (allegorizzante), il dipinto “L’enigma della mano” del pittore Cuttone – si legge in “Litterateur Redefining rw”– che, emergendo dall’articolato mescolamento dei colori dello sfondo, testimonia della sua presa di eretta posizione di contrasto. Il forte contrasto – si precisa – che si presenta “tra i colori caldi e freddi e l’orizzonte obliquo creando (corsivo nostro) un effetto provocatorio che genera un senso di disturbo, e che, alludendo (corsivo nostro) a una realtà diversa, spinge l’utente ad andare oltre ciò che vede per trovarne un diverso significato, una nuova verità”.

Una verità etico-politica critica e di rivolta contro l’omologazione del postmodernismo lasciare-essere-fare (l’ideologia dell’universale adesione all’omogeneizzazione dei consumi economici, culturali e ideologici del marketing neo-capitalistico immateriale, le immagini simulacrali e spettacolari dell’industria elettronica e informatica; l’ideologia del pluralismo adialettico e della leggerezza smaterializzata e seducente, senza gli attriti, le distanze e le resistenze sociali).

Una critica verità pittorica che, cooperando insieme con la stessa voce di rigetto e rottura (propria ai testi verbali raccolti in “Litterateur Redefining World”), vuole riqualificarsi – continua Shajil Anthru – come una nuova nominazione qual vuole essere il “Meta-modernismo”. Il postmodernismo finì – scrive Anthru – “monista”. Il Meta modernismo sarà invece lo spazio-tempo, crediamo, della lingua che medierà l’estraneo e lo straniero (l’alieno). Il suo discorso metterà in dubbio sia il vecchio universalismo modernista, sia il frammentismo individualistico e scettico del postmodernismo dei nostri giorni innestando, filtrando e mescolando i cambiamenti nel trans-individuale. Sarà come un’ibridazione politico-culturale a livello locale e globale (le culture non sono mai omogenee). Il Meta modernismo di Litterateur Redefining World” sarà word-world. Il mondo della possibile conciliazione dinamica e conflittuale del sogno e della realtà (qualcuno ebbe a dire che la realtà dell’uomo è fatta della stessa materia di cui sono fatti i sogni … e le ragioni dei sogni non sono meno delle ragioni della ragione in veglia e risveglio…).

E di questo cambiamento, “Litterateur Redefining World” ne dà già mostra non solo dando spazio a diverse opere artistico-poetiche (di Giacomo Cuttone), che sono di cooperazione (anche con i testi poetici collettivi dello scrivente, come ’Elmotell blues), o di denuncia, come “L’isola non è arrivo 2” (opera di sbarchi clandestini e migranti) che ha “ispirato” la poesia del siciliano Giacomo Giannone). Ospita, infatti, altri enunciati di voci e sguardi di poetiche diverse.

Testi di scrittura letteraria e artistica (in genere) che, nell’idea del “metamodernismo”, crediamo, reclamino il bisogno di un ri-torno alla cura del mondo e della natura comune con spirito protettivo e rigenerante del Noi (l’essere-insieme), il soggetto collettivo e impersonale del: “Proteggere la / terra, cielo, acqua e reclusi. / Ringiovanire il tuo / corpo e anima” (Shajil Anthru); “Una piccola farfalla invernale, che dorme sulla / mia / fronte / Non credo sia un sogno / le cicale cantano intorno al rosso / ciliegio / Una nuvola di farfalle bianche / fermandosi, / planando e giù. / […] / Per il cielo / Per la terra / O solo per una persona / Una grande neve cade profondamente nel suo / cuore.” (Sue Zhu). E qui le metafore, come nell’allegorizzazione differenziale, crediamo, di “L’enigma della mano”, ci dicono di un invisibile possibile. Un futuro in attesa di “Redefining World” contro il presente desertificante del postmodernismo negativo, predatorio e alienante.

È possibile, ricordiamo, scaricare gratuitamente il numero di ottobre della Rivista “Litterateur rw” cliccando questo link: https://litterateurrw.com/magazines/october_20/index.html?fbclid=IwAR0WiFWGyKWsdXVNSUvZhDL0noVTQobyVzmnJo77KXBnF5ADeN1Sva1z1Y.

Marsala, 2 dic. 2020

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.