[IN]EDITO (racconti/e-book): ROMANO AUGUSTO FIOCCHI, Il gatto del soldato

[IN]EDITO (racconti/e-book)

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 ROMANO AUGUSTO FIOCCHI, Il gatto del soldato  (pdf) [Racconto inedito]

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Il gatto disegnato. Un sogno e il destino. PREFAZIONE di Giuseppe Panella

 

Il gatto del soldato di Romano Augusto Fiocchi è un racconto morale. “Esemplare” lo avrebbe definito Cervantes che di Novelle esemplari era un appassionato e convinto elaboratore.

E’ un racconto pieno di speranza, nonostante tutto. L’avvenire del mondo che ci attende tutti una volta usciti dalla casa telematica in cui viviamo e preso il primo angolo a destra o a sinistra per cercare di capirci qualcosa non dipende soltanto da noi o da coloro i quali ci sono vicini – è legato anche a piccoli gesti simbolici di rifiuto, di resistenza, di sogno.

Il mondo sarà forse salvato ancora una volta dai ragazzini (come voleva Elsa Morante).

Ragazzini come Mustafà capaci di trasformare il disegno che gli è stato regalato dall’invasore del suo paese (un soldato anche lui ancora troppo giovane per capire che cos’è davvero la guerra e con il volto cosparso di efelidi)  in un simbolo di pace comunicabile a quei bambini come lui che credono istintivamente e normalmente che il mondo che li circonda sia ancora un universo possibile di pace. In una dimensione di forte nazionalismo dichiarato (la maestra Shajida che ricorda ammirata la grandezza ormai transitata del mondo di Hammurabi, dell’antica Baghdad e delle architetture magnifiche e impossibili delle Mille e una notte) e di lotta violenta e senza esclusione di colpi tanto che coinvolge la dimensione neutrale della scuola e dei bambini che la popolano, non sembra esserci più spazio per sentimenti universalmente più forti.

Eppure, in un contesto stretto e angosciato come quello di una guerra combattuta senza esclusioni di colpi, rifiorisce un’idea possibile di amore e di felicità per merito di un disegno.

L’aspirazione irenica dell’autore del racconto si fa sostanza e aspirazione di vita futura aiutata in ciò da quell’esile profilo da “gatto del Cheshire” che viene schizzato su un qualunque (ma quanto prezioso!) foglio di carta.

Quello del “gatto del soldato”, allora, si rivela un piccolo sogno forse irrealizzabile ma è di questi sogni che è fatta la materia migliore e più accettabile dell’umanità troppo spesso tradita nel perseguimento di essi proprio da se stessa.

(Giuseppe Panella)

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.