“Indovinello veronese” e “Placiti cassinesi”

“Indovinello veronese”

Trascrizione diplomatica
1 separebabouesalbaprataliaaraba & albouersorioteneba & negrosemen
2 seminaba
3  gratiastibiagimusomnip(oten)ssempiterned(eu)s
Interpretazione
Se pareba boves, alba pratàlia aràba
et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba
Traduzione
Teneva davanti a sé i buoi, arava bianchi prati,
e un bianco aratro teneva e un nero seme seminava

“Placiti cassinesi”

I quattro passi in volgare sono:

« Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti. »
(Capua, marzo 960 d.C.)
« Sao cco kelle terre, per kelle fini que tebe monstrai, Pergoaldi foro, que ki contene, et trenta anni le possette. »
(Sessa, marzo 963)
« Kella terra, per kelle fini que bobe mostrai, sancte Marie è, et trenta anni la posset parte sancte Marie. »
(Teano, ottobre 963)
« Sao cco kelle terre, per kelle fini que tebe mostrai, trenta anni le possette parte sancte Marie. »
(Teano, ottobre 963)

I Placiti sopravvissero alle vicissitudini subite dal monastero di Montecassino che le ha ospitate per secoli. Nel Settecento vennero portate alla luce dal gaetano Erasmo Gattola, eminente storico e archivista del monastero.

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.