[ESTRATTO] Fulvio Scaparro, “Talis Pater”

Certo, forse mai come negli anni dell’adolescenza tutto sembra concorrere ad esaltare la condizione di transizione. Non sfuggiamo dunque alla tradizionale domanda: come si vive tra il «non più» e il «non ancora»? Non riconoscersi più come bambini e non sentirsi ancora riconosciuti come adulti pone gli adolescenti in una zona di difficile transizione, dai labili ed incerti confini. Un territorio da attraversare rapidamente per sfuggire all’angoscia della mancanza di identità e che tuttavia si fa fatica ad abbandonare perché al di là c’è ad attenderci – si fa per dire – un mondo adulto non sempre affascinante.
[Fulvio Scaparro, Talis Pater]

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.