E’ caduto come non ravvisando i suoi carnefici e così leggero, m’è parso, che il minimo soffio di vento avrebbe dovuto sollevarlo da terra.
Non ho dato il segnale perché il villaggio doveva a qualunque costo essere risparmiato. Che cos’è un villaggio? Un villaggio simile a un altro? Forse lo ha saputo, lui, in quell’ultimo istante?
(trad. Vittorio Sereni)
René Char, Fogli d’Ipnos in Poesia e prose, Feltrinelli, 1962, pp.132-133
“Dell’altra moltitudine che abbiamo di versi, quasi infinita, ha scelto ciò che gli è riuscito o più elegante, o più poetico, o anche più filosofico, e infine, più bello […]” (Tratto dalla Prefazione alla crestomazia italiana de’ poeti di Giacomo Leopardi)