CRESTOMAZIA 15: Carlos Drummond de Andrade, “BAMBINO CHE PIANGE NELLA NOTTE”

BAMBINO CHE PIANGE NELLA NOTTE

Nella notte lenta e tiepida, morta notte senza rumore, un bambino piange.
Il pianto dietro il muro, la luce dietro la vetrata
si perdono nell’ombra dei passi soffocati, delle voci estenuate.
Eppure si sente perfino il rumore della goccia del medicinale che cade sul cucchiaio.

Un bambino piange nella notte, dietro il muro, dietro la via,
lontano un bambino piange, in un’altra città forse,
forse in un altro mondo.

E vedo la mano che alza il cucchiaio, mentre l’altra sostiene il capo
e vedo il filo oleoso che scorre sul mento del bambino,
scorre sulla via, scorre sulla città (un filo solo).
E non c’è più nessuno al mondo se non questo bambino che piange.

Traduzione di Vera Lúcia de Oliveira

Fonte: http://www.filidaquilone.it/num005deoliveira2.html


 

“Dell’altra moltitudine che abbiamo di versi, quasi infinita, ha scelto ciò che gli è riuscito o più elegante, o più poetico, o anche più filosofico, e infine, più bello […]” (Tratto dalla Prefazione alla crestomazia italiana de’ poeti di Giacomo Leopardi)

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.