CRESTOMAZIA 10: “Poesia” di Juan Gelman

“Poesia” di Juan Gelman

 

Giovedì passato nell’atmosfera amichevole

della tua conversazione. Sulla tovaglia,

i dolci piatti, il coltello all’erta,

la voglia di mangiare.

 

La voglia pure di parlare un poco,

di tutto, di qualunque cosa, di niente.

Di piangere tagliando la cipolla

e di ridere giusto nel cucchiaio.

 

Le tue mani esperte, tiepide di verdura,

ed il grembiule che sempre si rovina

proprio lì, però che rabbia! Di nuovo

hanno aumentato il pane, eh? Che problema!

 

Che problema, moglie mia, che problema,

toccare l’aria di questo giovedì pulito!

Guardarsi il petto scandalo di vita!

Sentire nel suo ventre il figlio come cresce!

E il resto, lo aggiusteremo poco a poco.

 

(da Giovani poeti sudamericani, Einaudi, 1972)


“Dell’altra moltitudine che abbiamo di versi, quasi infinita, ha scelto ciò che gli è riuscito o più elegante, o più poetico, o anche più filosofico, e infine, più bello […]” (Tratto dalla Prefazione alla crestomazia italiana de’ poeti di Giacomo Leopardi)

 

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.