“Cere perse” di Gesualdo Bufalino

Opere 1981-1988 bufalino 

Recensione/schizzo

Non sempre si riesce a trovare un po’ di tempo da dedicare alla descrizione di un’opera letteraria letta e apprezzata. Non per questo, credo, si debba rinunciare a segnalarla. Una di queste è Cere perse di Gesualdo Bufalino, raccolta di articoli giornalistici usciti fra il 1982 e il 1985. Pur nella occasionalità dei testi, Bufalino rielabora fedelmente i suoi temi: la Sicilia “ossimora”, la riflessione sulla scrittura e sulla lettura (Leggere, vizio punito è il titolo di un bellissimo articolo), la memoria, la morte.

In una intervista, Bufalino affermò: «Io sono affezionato a questo libro come a un diario non solo personale, ma generazionale. Dopo tutto si scrive per tante ragioni e una è per ricordare» (O. del Buono, Bufalino, il racconto per ricordare, “Corriere della sera”, 22 settembre 1986)

E Bufalino rievoca luoghi, miti, personaggi, esprimendo tutto il godimento del “fiutare, palpare, pedinare, origliare il quotidiano” degli autori che più ha amato.

La raccolta è inclusa in Opere 1981-1988, collana Classici Bompiani.

 f.s.

[Gesualdo Bufalino, Cere perse, in Opere Vol. I (1981-1988), Bompiani, 2001, pp. 815-1022, €15,24] 

Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.