Recensione/schizzo
Non sempre si riesce a trovare un po’ di tempo da dedicare alla descrizione di un’opera letteraria letta e apprezzata. Non per questo, credo, si debba rinunciare a segnalarla. Una di queste è Cere perse di Gesualdo Bufalino, raccolta di articoli giornalistici usciti fra il 1982 e il 1985. Pur nella occasionalità dei testi, Bufalino rielabora fedelmente i suoi temi: la Sicilia “ossimora”, la riflessione sulla scrittura e sulla lettura (Leggere, vizio punito è il titolo di un bellissimo articolo), la memoria, la morte.
In una intervista, Bufalino affermò: «Io sono affezionato a questo libro come a un diario non solo personale, ma generazionale. Dopo tutto si scrive per tante ragioni e una è per ricordare» (O. del Buono, Bufalino, il racconto per ricordare, “Corriere della sera”, 22 settembre 1986)
E Bufalino rievoca luoghi, miti, personaggi, esprimendo tutto il godimento del “fiutare, palpare, pedinare, origliare il quotidiano” degli autori che più ha amato.
La raccolta è inclusa in Opere 1981-1988, collana Classici Bompiani.
f.s.