CELAN… Borso replica a Reitani

[Vi proponiamo una polemica sulla recente traduzione di Celan (f.s.)]

Colpisce che sugli inserti culturali dei quotidiani italiani, da qualche tempo, sia tornato in voga un genere fin troppo desueto: la stroncatura. Colpisce, ma non stupisce. «Il faut cultiver notre jardin», dice il Candide di Voltaire. La sensazione che si ha leggendo il duro affondo di Luigi Reitani, pubblicato l’8 novembre scorso sul domenicale del Sole 24 Ore è tutta qui: guai a chi entra nel giardino. Vietato calpestare le aiuole. Una stroncatura è un monologo, una critica è dialogo. Franco, persino duro. Ma necessario, quando l’innesco è acceso.  Ecco perché, accanto alla stroncatura di Reitani che lo riguarda, volentieri pubblichiamo la risposta critica di Dario Borso. Una risposta che non ha trovato spazio su Il Sole 24 ore.

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Pubblicato da retroguardia

Docente e critico letterario. Dirige la rivista di critica letteraria "RETROGUARDIA". Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana. Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.it, Retroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasa, Narrazioni, ecc). Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.